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Epiphany ︎



EPIPHANY #01, 2014
RA-4 on emulsified paper
150×127 cm


EPIPHANY #21 - #18, 2014
RA-4 on emulsified paper
150×127 cm

Fantastic and surreal landscapes, in an overlay of indefinite perspective views that annul out perspective as such, with patches of burnt light alternating with masses and dismantling of colour. These are dreamlike visions, distortions of the psyche, epiphanies, ecstatic states, wonders, déjà-vu, flashbacks. Endorsing this vision as much as possible, these works were created in the darkroom in an entirely instinctive and gestural way, in no particular order of things, without justifying or calibrating each sign and establishing a narrative or univocal reading. If you analyse the smallest detail closely, you can see an infinite number of microcosms, scenes and situations that add up to reach the entirety of the work. This is what happens when we dream, when something clouds our mind, cancelling and overlapping perspectives, images and their meanings distort themselves, scenes seem to have no logical thread.
"When we dream, we trim the edges of causality, we lose the principle of non-contradiction, the principle of space-time and we lose our deepest self", Umberto Galimberti.

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Paesaggi fantastici e surreali, in una sovrapposizione di piani prospettici indefiniti che annullano la prospettiva in quanto tale, con chiazze di luce bruciata alternate a masse e scomposizioni di colore. Sono visioni oniriche, distorsioni della psiche, epifanie, stati estatici, meraviglie, déjà vu, flashback. Assecondando il più possibile questa visione, queste opere sono state realizzate in camera oscura in modo del tutto istintivo e gestuale, senza dare un ordine preciso alle cose, senza giustificare o calibrare ogni segno e prestabilire una narrazione o una lettura univoca. Se si analizza ogni minimo dettaglio da vicino, si possono notare un’infinità di microcosmi, di scene, di situazioni a sé che sommandosi compongono l'interezza dell’opera. Succede così quando si sogna, quando qualcosa ci offusca la mente, le prospettive si annullano e sovrappongono, le immagini e i loro significati si distorcono, le scene sembrano apparentemente non avere un filo logico. “Quando si sogna si smargina la causalità, si smargina il principio di non contraddizione, di spazio-tempo e si annulla il nostro Io”, Umberto Galimberti